Il Segreto della vita

Narconon Astore Guido

Adesso come non mai mi sento vicino al segreto della vita. Non ho fatto un viaggio verso altre dimensioni, non ho seguito riti esoterici, niente di questo. La soluzione mi si è presentata solo nel vivere.

La mia esistenza non è stata sempre rose e fiori, forse non è stato così facile “vivere” in tutte le occasioni, tanto è vero che nella mia adolescenza mi sono imbattuto nella droga e nei suoi effetti. Quelli erano giorni senza speranza, il mio futuro era segnato, non potevo aspettarmi di meglio che un alloggio in una scatola di cartone. Ora sono ritornato alla vita, ho trovato il modo per affrontare i miei problemi senza il bisogno di una sostanza che mi faccia sentire forte.

Sono numerosi gli artisti rovinati o condotti alla morte a causa delle droghe. Recentemente le droghe hanno ucciso alcuni tra i più grandi talenti degli ultimi 30 anni: Micheal Jackson, Amy Winehouse, Whitney Houston e Prince, per citare solo i più noti. È una considerazione falsa e deleteria che le droghe (siano esse illegali o prescritte da un medico) aiutino un artista ad essere più sereno, più creativo o più efficace.

Tra l’uomo e il grande uomo c’è di mezzo l’uomo pazzo”, diceva il filosofo.

Il problema è se ci si ferma nella fase di pazzia. Nella mia vita sono rimasto per 12 anni in quella fase e oggi finalmente questo stato transitorio sento vivamente di averlo superato. Per questo seguo l’onda che mi trasporta in avanti rimanendo sempre nel tempo presente. Ed è proprio quest’onda che mi ha spinto a scrivere in questo momento. Infatti ho intuito che la creatività è un flusso di energia, siamo noi in quanto esseri che ci esprimiamo.

Nei 12 anni trascorsi nella “pazzia” scrivevo e dipingevo in momenti di inquietudine. Nell’atto della creazione, l’illusione più grande è fermarsi a creare in questo stato inquieto, per esempio sotto uso di droghe, pensando che sia il malessere a creare. L’arte così ti permette solo di vivere al limite (se va bene) ma non è vera libertà, non è vera crescita, inoltre il suo potere non arriva a migliorare il mondo.

Al Narconon ho scoperto che quando la creatività arriva in stati di benessere essa porta al miglioramento e la sua energia si sprigiona verso gli altri e ciò che si crea è in continua espansione. Un’espansione rivolta all’infinito. L’uso di droghe è la trappola per un’artista che limita la sua creatività ed essa non si espande nell’universo. L’arte, secondo me è gioia, è amore puro, è riuscire a descrivere il male e il bene come necessaria perfezione, è comprensione sensibile delle leggi cosmiche.

Un artista è responsabile di un tale potere e le droghe inibiscono questa dote e la rintanano nelle viscere creando blocchi interiori che portano alla distruzione, all’incapacità e alla morte. Chi ha, ha il dovere di donare agli altri, niente deve rimanere inespresso dentro di sè, sarebbe il più grande delitto verso la creazione.

La poesia è stata la mia spinta vitale verso la libertà ed è mio dovere divulgarla affinchè possa aprire delle porte a coloro che la leggono. Il linguaggio poetico è universale: è l’essere che parla e quando comunica la coscienza si sveglia per ascoltare.

Guido Rocca

AUTORE

Ugo Ferrando

Nel 1974 ha introdotto i metodi di miglioramento sociale di L. Ron Hubbard in Italia e da oltre un quarto di secolo è il portavoce del Narconon Sud Europa.

NARCONON ASTORE

PREVENZIONE ALLA DROGA E RECUPERO DALLA TOSSICODIPENDENZA