Festa grande

Narconon Astore

La situazione Covid 19 ha impedito gli event degli anniversari dei centri Narconon, con le loro feste meravigliose. Questo racconto-verità vuole rimetterli in pista, presto.

Oggi siamo pronti a festeggiare l’anniversario del Narconon Astore. Gli inviti sono stati spediti già da un mese e le conferme sono arrivate per telefono. Tutti gli anni è così: meraviglioso.

Sono attese oltre duecento persone alla festa: ‘ragazzi’ che hanno finito il programma da 40 anni o che l’hanno appena completato; insieme alle loro famiglie: sposi, figli e genitori.

È una riunione di reduci e ricorda gente che si ritrova dopo una grande battaglia del passato: persone scampate al fuoco amico di loro stessi, con le cicatrici che ricordano una vita afferrata per i capelli, ma bella e generosa dopo la vittoria.

Do un’occhiata alle scaletta dello show ed ai posti che ogni staff deve occupare: dall’addetto al parcheggio, al maestro di cerimonie che presenterà l’evento agli ospiti.

Conto i certificati di merito da consegnare a tutti i graduati del Narconon. Verificando i nomi, mi vengono in mente le ragazze e i ragazzi che adesso, magari, sono già nonni.

Invece, alcuni nomi sono proprio nuovi e nella mia memoria non c’è un volto a cui associarli. Vengono da tutta Italia e lo si capisce dai nomi: Manfredi non viene certo da Bolzano e Karl è probabile che non abbia un peschereccio a Mazara.

Ecco che gli ospiti cominciano ad arrivare. Giulia, con la sua famiglia, ha prenotato un albergo in paese: sette ore d’auto all’andata e altrettante al ritorno sono decisamente troppe in una sola giornata. Anche Mirko e Alberto, provenienti da Milano, si sono fermati sulla costa a dormire e sono stati in spiaggia, per un bagno ristoratore, prima di raggiungerci al centro. Maria, la mamma di Angelo che ha appena completato il programma, ha portato una parmigiana gigantesca per tutti gli staff: il gesto d’amore che presto sparirà in bocche riconoscenti, viene dirottato in un frigorifero in cucina.

Un forte brusio familiare si leva dal cortile di sotto. Tutti gli ospiti sono giunti alla meta e chiacchierano, mentre grida isolate mi fan capire che due o tre graduati si sono incontrati proprio nei luoghi che hanno visto condivisi tra loro atroci sofferenze e immensi trionfi. Tutti gli staff sono ai loro posti.

Io resto da solo in ufficio e guardo l’ora. È tutto pronto per cominciare lo spettacolo più bello del mondo. Come un produttore che ha preparato bene ogni cosa e dove tutti gli interpreti si muovono obbedienti lungo infallibili linee d’amore, sono felice di essere qui e piango di gioia. START!

AUTORE

Ugo Ferrando

Nel 1974 ha introdotto i metodi di miglioramento sociale di L. Ron Hubbard in Italia e da oltre un quarto di secolo è il portavoce del Narconon Sud Europa.

NARCONON ASTORE

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